Filippo Oddo – Stati d’Animo
Siamo poesia dimenticata e musica mai ascoltata, siamo lacrime buttate al vento e gioie perse tra le note del web.
Siamo poesia dimenticata e musica mai ascoltata, siamo lacrime buttate al vento e gioie perse tra le note del web.
Nonostante l’immagine che do, anch’io ho un cuore.
Vorrei scappare da casa, vorrei farlo per una volta sola, partire la mattina, mentre qui tutti dormono, guardare l’orologio che segna le 5:30 del mattino, mi lavo in silenzio, mi vesto, prendo la mia musica e metto le cuffie, aprire la porta e scendere le scale, e ad ogni scalino, un piccolo sorriso, so dove sto andando, so che la fuori tutto è più ampio, mentre l’arietta del mattino tocca il mio viso, il silenzio è assurdo, mi rilassa, so che dormono tutti ed io, mi metto in marcia, non so dove poter andare, ma non mi interessa, qualche auto passa già, forse è gente che come me cerca la sua libertà, o forse, semplicemente va a lavorare, e mentre cammino mi sento allontanare da casa, e mi sento meglio, ad ogni passo un pensiero se ne va, accendo il cellulare? No, non è il caso, perché ora voglio stare da solo, ed esplorare luoghi a caso, salgo sul bus, vado in centro, cammino, ma non mi fermo, cerco di arrivare sempre più lontano, via da ogni litigio, via da ogni punta di nervoso, questa è la mia giornata, questa è la mia vita, e non tornerò a casa fino a quando tutto non sarà cambiato, resterò libero, e sereno, fino a quando non avrò capito che, io sono l’unica cosa che conta, e dei casini che mi girano in torno non mi frega nulla, continuerò a camminare per la mia strada, senza guardare indietro, quello che ho davanti è il mio futuro, quello che vivo è il mio presente, quello che è dietro è il mio passato, e non centra più niente.E tornerò a casa la notte, con il sorriso sul volto, mi sdraierò sul letto e accenderò il cellulare, prima di chiudere gli occhi, manderò la buonanotte.
La nostra paura più profonda non è di essere inadeguatila nostra paura più profonda è di essere potenti oltre misura.È la nostra luce, non il nostro buio che ci fa paura.Noi ci chiediamo: “Chi sono io per essere così brillante, così grandioso?Pieno di talenti, favoloso?”In realtà chi sei tu per non esserlo?Tu sei un figlio di Dio.Se tu voli basso, non puoi servire bene il mondo.Non si illumina nulla in questo mondo se tu ti ritiri, appassisci.Gli altri intorno a te non si sentiranno sicuri.Noi siamo nati per testimoniare la gloria di Dio dentro di noi.Non soltanto in qualcuno, ma in ognuno di noi.Nel momento in cui noi permettiamo alla nostra luce di splendere.Noi inconsciamente diamo agli altri il permesso di fare lo stesso.Nel momento in cui noi siamo liberi dalla nostra paura.La nostra presenza stessa, automaticamente, libera gli altri.
Le tue lacrime di gioia o di dolore andranno comunque verso il basso…
E quando mi sentirò solo, ammirerò la Luna che rifletterà i tuoi occhioni sorridenti quasi neri, ma se non saranno sorridenti avrai la sensazione di un calcione nel sedere e indovina da dove arriverà?
Ogni lacrima esilia un frammento di dolore.