Filomena Di Fazio – Destino
L’uomo è come un uccello che, nato per volare, costringe se stesso a rimanere a terra.
L’uomo è come un uccello che, nato per volare, costringe se stesso a rimanere a terra.
Non sarà il cappello da ammiraglio a coprire l’anima da marinaio.
Questo è il tuo destino, o Dio. Questo è il tuo destino, questo è ciò che ti rimane. Devi affrontare l’universo che ti sei creata nel costruire universi, devi fronteggiare quello che hai rifiutato. La porta che ti guida verso il futuro è là, davanti a te: ma tu devi decidere se attraversarla o chiuderla per sempre.
Mi chiedo a chi non sia mai capitato di dire: “Ah, se solo potessi tornare indietro, se solo potessi rivivere quel momento, farei una scelta diversa.” Ma non è così che funziona. Eh no… c’è qualcosa che non torna in questo tipo di ragionamento. Perché, se poteste tornare giovani, se aveste anche una sola volta l’occasione di retrocedere alla vostra vita e rioperare una determinata scelta, dimentichereste l’esperienza che quella scelta vi ha procurato, e pertanto, alla fine, optereste ancora una volta per la medesima decisione”
I malesseri dei figli li portano anche i genitori, ma i propri, questi ultimi, li gestiscono personalmente.
Con uno sguardo puoi dare vita ad una passione, con le parole puoi incantare un cuore, ma se non lotti per quel sogno che stai costruendo ti rimarrà solo polvere tra le mani.
Se non elimini quello che ti fa male non arriverà mai quello che ti farà bene.
Non sarà il cappello da ammiraglio a coprire l’anima da marinaio.
Questo è il tuo destino, o Dio. Questo è il tuo destino, questo è ciò che ti rimane. Devi affrontare l’universo che ti sei creata nel costruire universi, devi fronteggiare quello che hai rifiutato. La porta che ti guida verso il futuro è là, davanti a te: ma tu devi decidere se attraversarla o chiuderla per sempre.
Mi chiedo a chi non sia mai capitato di dire: “Ah, se solo potessi tornare indietro, se solo potessi rivivere quel momento, farei una scelta diversa.” Ma non è così che funziona. Eh no… c’è qualcosa che non torna in questo tipo di ragionamento. Perché, se poteste tornare giovani, se aveste anche una sola volta l’occasione di retrocedere alla vostra vita e rioperare una determinata scelta, dimentichereste l’esperienza che quella scelta vi ha procurato, e pertanto, alla fine, optereste ancora una volta per la medesima decisione”
I malesseri dei figli li portano anche i genitori, ma i propri, questi ultimi, li gestiscono personalmente.
Con uno sguardo puoi dare vita ad una passione, con le parole puoi incantare un cuore, ma se non lotti per quel sogno che stai costruendo ti rimarrà solo polvere tra le mani.
Se non elimini quello che ti fa male non arriverà mai quello che ti farà bene.
Non sarà il cappello da ammiraglio a coprire l’anima da marinaio.
Questo è il tuo destino, o Dio. Questo è il tuo destino, questo è ciò che ti rimane. Devi affrontare l’universo che ti sei creata nel costruire universi, devi fronteggiare quello che hai rifiutato. La porta che ti guida verso il futuro è là, davanti a te: ma tu devi decidere se attraversarla o chiuderla per sempre.
Mi chiedo a chi non sia mai capitato di dire: “Ah, se solo potessi tornare indietro, se solo potessi rivivere quel momento, farei una scelta diversa.” Ma non è così che funziona. Eh no… c’è qualcosa che non torna in questo tipo di ragionamento. Perché, se poteste tornare giovani, se aveste anche una sola volta l’occasione di retrocedere alla vostra vita e rioperare una determinata scelta, dimentichereste l’esperienza che quella scelta vi ha procurato, e pertanto, alla fine, optereste ancora una volta per la medesima decisione”
I malesseri dei figli li portano anche i genitori, ma i propri, questi ultimi, li gestiscono personalmente.
Con uno sguardo puoi dare vita ad una passione, con le parole puoi incantare un cuore, ma se non lotti per quel sogno che stai costruendo ti rimarrà solo polvere tra le mani.
Se non elimini quello che ti fa male non arriverà mai quello che ti farà bene.