Nello Maruca – Filosofia
Quando si muore vuol dire che si è stanchi di vivere.
Quando si muore vuol dire che si è stanchi di vivere.
Quando il ricco pretende dal povero e lo sfrutta commette peccato che viene registrato nel Libro dei Cieli.
Racconto breve: “Mai dire mai” disse la parola allo specchio.
L’indifferenza è il peggiore dei mali, infatti è come un coltello che lentamente affonda in modo trasparente o invisibile.Certo mi piacerebbe eliminarla, poiché lei porta dolore, incomprensione dei vari stati d’animo, belli o brutti, e l’incapacità di capire, senza contare che ci toglie anche la capacità d’amare… amare le persone che ci sono vicine.
È il tempo che non mantiene le promesse.
Gli scheletri nell’armadio li abbiamo tutti, nessuno escluso… c’è chi lo nega, chi lo ammette e chi li mostra coraggiosamente.
La differenza o la fai o non la fai… è una regola.
Siamo sulla stessa lunghezza d’onda ma sfasati di pi/2.
La meditazione sul caso che ha fatto incontrare mio padre e mia madre è ancor più salutare di quella sulla morte. C’è forse una sola cosa in me che non abbia la sua origine in quell’incontro? Solo Dio. E anche la mia idea di Dio ha origine in quell’incontro.
L’uomo, la scienza cercano il nulla e non lo trovano. Io sento che siamo immersi in un immenso denso di tutto. Il nulla potrebbe essere il confine temporale in cui l’immenso sparisce.
Vivere sperduto nei molti attimi di buio e nei pochi attimi di luce che si frammentano tra di loro può essere luminoso.
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.Chi supera la crisi supera se stesso senza essere “Superato”.Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.La vera crisi, è la crisi delle’incompetenza.L’inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita.Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.Senza crisi non c’è merito.È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze.Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro.Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa,che è la tragedia di non voler lottare per superarla.
Nello spazio finito d’una clessidra vuota, il tempo è infinito.
L’apparenza è una porta chiusa; l’ignorante non cerca la chiave per entrare, l’intelligente si…
Il rapporto che ho con me stessa è il più importante della mia vita: se sto bene con me sto bene anche con gli altri.
Siamo puntini componenti l’infinita linea della vita.
Un folle teorico è praticamente ragionevole o senza marcia inserita.