Filippo Brini – Filosofia
La conoscenza distrugge chi la possiede.
La conoscenza distrugge chi la possiede.
Quando è l’anima e non il corpo ad essere ferita, Quel dolore intermittente ma costante non si cicatrizzerà mai, anzi ti seguirà ovunque, lo vedrai dappertutto, lo inalerai nell’aria fino a pungerti i polmoni.
La realtà imprigiona, la fantasia libera.
La forma segue sempre la funzione.
L’esistenza di una coscienza è data dalla dimostrazione di essa, il coraggio di esprimerla non è la saccenza ma la qualità.
Esistono un infinità di modi per suicidarsi senza morire. “Oggigiorno basta essere cittadini Italiani…”
L’arte filosofica, del riconoscimento di una verità nascosta negli occhi di un’anima timorosa, e un’arte che non tutti padroneggiano.
Il male ricavato dal bene dato, può cambiare le azioni in un perfetto contrario che a sua volta, non porterà giustizia. Perché mai si ricaverà del bene, facendo del male, anche se proprio questo credere o prima o poi, dal male ricavato, male vorrai fare portandone le macabre conseguenze.
A chi possiede tutto manca solo l’essenziale.
Amo il calore che c’è nell’aria prima di Natale, il profumo di caldarroste nell’aria, le mille speranze delle persone, l’amore nella scelta dei regali. Amo tutto del Natale tranne il suo passaggio, perché quando passa Natale non c’è più così tanto calore nell’aria, le caldarroste non profumano più allo stesso modo, le speranze diminuiscono, l’amore diminuisce: è forse l’attesa la cosa più bella rispetto alla meta.
Si dice che l’inganno faccia male, credo invece sia il male a fare l’inganno.
Il negoziante che ben acquista può vendere a prezzo accettabile.
Quando a notte non si prende sonno per i turbamenti dell’animo, pillole efficaci sono: il pensiero a Dio e una prece a Maria.
La prudenza ci allontana dai pericoli, la saggezza ci accosta a Dio.
Ogni esperienza la porto dentro come tante cicatrici che il tempo lascia, un giorno tutte queste cicatrici serviranno per maturare è comprendere ciò che ora non so.
Il sapere lo si può esprimere con il linguaggio verbale ma il sentire non ha ancora vocaboli alla sua altezza.
Da vivo cammino sulla terra e da morto camminerò sotto terra.