Anna Maria D’Alò – Filosofia
Il contatto con ciò che eri e con ciò che sei diventa fusione, perché tu sei il tuo passato e il tuo presente nel futuro che è il presente di ogni giorno.
Il contatto con ciò che eri e con ciò che sei diventa fusione, perché tu sei il tuo passato e il tuo presente nel futuro che è il presente di ogni giorno.
La vera conoscenza non sta nel distruggere le cose ma nel costruirle.
Mi è stato chiesto che forma potrebbe avere il nostro mondo ideale. Per me nasce esattamente dai colori inespressi che abbiamo dentro, da quei colori mobili che si intrecciano, che s’illuminano nei nostri occhi, ma solo quando ci troviamo al buio, solo quando nessuno purtroppo ha la possibilità di vedere ciò che siamo veramente. Se questa forma inespressa e sospesa del nostro essere potesse trasformarsi in una sola molecola, forse avrebbe la forma di ciò che vorrebbe esistere anche solo per un istante, così da liberare questo nostro mondo e abbracciare la vita.
Mai rinnegare il proprio passato e quello che ci ha dato, fatto provare, fatto soffrire. Ciò che saremo lo siamo già, chi ci sta cercando, lo abbiamo già trovato, solo che ancora non lo sappiamo.
E ti accorgi che i colori sono fatti per essere visti soprattutto al buio, quando più ne hai bisogno. E poi ci fu un lungo silenzio: “Vedi cosa c’è oltre il buio delle nostre incomprensioni?” Prendi un pennarello e cancella il silenzio.
Osservo, passeggiano la loro esistenza incuranti degli occhi che li scrutano. Tutto appare effimero; il tempo rallentato. Anime inquiete vagano, costretti in un mondo irreale.
Decisi di camminare da solo per non essere confuso da quelle voci che dicevano di conoscere la destinazione ma non la strada. Non lo decisi, ad essere onesto fu la mia natura stessa a spingermi lontano. Finii un giorno per girarmi e guardare il percorso che avevo calpestato e capii che la strada siamo noi stessi ed anche la destinazione.
Per cosa corriamo? La vita prima ti dà poi riprende. Siamo sempre in cerca di quella carezza, quella mano amica e amante che non incontriamo mai.
La dualità si libera nella legge degli opposti e si imprigiona nella staticità della coerenza.
Certe luci non hanno bisogno di occhi per poter essere ammirate e illuminare il fondo della nostra mente.
Ciò che è spontaneo e senza fini, si soffia via molto facilmente come un fiore che ti fa esprimere un desiderio, ma a trovarlo di nuovo poi ce ne vuole, perché il vento ormai ha portato via l’ultimo petalo.
Non vorrei mai chiamarti pazzo, per quello a cui non puoi arrivare o non vuoi intendere, nella mia onestà cercherò almeno di farti capire questa frase.
È facile essere tuo amico dato che hai poca moralità, chiunque potrebbe esserlo, io non posso piacere alle persone perché dovrebbero cambiare per fare piacere a me.
Non fermarti mai solo al visibile, l’invisibile è visibile al cuore.
Ogni volta che risorgi è perché hai scelto di morire a te stesso.
La vita non va presa con filosofia ma va intesa con la filosofia.
Fino a quando il cielo toccherà il mare, noi sapremo di esistere al di là di quel muro fatto sempre di più maschere e meno volti, di sguardi rubati e sorrisi negati.