Stefano Gentilini – Filosofia
Meglio assaporare il dolore ed essere liberi, piuttosto che perdere il contatto con il dolore stesso, vivendo al di fuori di ciò che ci potrebbe fare sentire ancora vivi.
Meglio assaporare il dolore ed essere liberi, piuttosto che perdere il contatto con il dolore stesso, vivendo al di fuori di ciò che ci potrebbe fare sentire ancora vivi.
I colori non sono solo nei nostri occhi, ma nei pensieri che esprimono la gioia di vedere il mondo per quello che potrebbe essere, e trovare così lo sbocco per il suo divenire.
Il luogo più ostico è dentro se stessi.
Forse sono tutto quello che non cerchi, ma sono io, una semplice ombra che sempre ti riparerà dalla luce dell’apparenza.
L’immortalità non cesserà quella reazione chiamata stupore.
Sii nulla e potrai diventare qualsiasi cosa.
Amplifica un’emozione o la fresca esperienza, ne ricaverai l’essenza.
Il nichilismo è una comodità che l’uomo deve superare.
Le persone sono il frutto del loro passato e la radice del loro futuro.
Vorrei che tutti potessero trovare la strada giusta, quella dei sogni che è lì a portata delle loro mani e nella vita di tutti i giorni imparare a volare, con le piccole cose.
La coscienza è la scatola bianca dell’anima nel suo volo terreno.
C’è sempre una parte di noi che non mostriamo mai agli altri, come il lato oscuro della luna.
Il mondo siamo noi, non gli altri.
Ciò che utilizziamo per nostra necessità, se avrà coscienza, ci sostituirà.
La polvere, sollevata dal vento, illusa di posseder le ali per poter volare. La stessa polvere può illudersi che, trovandosi nell’occhio del ciclone, ruggendo come una belva, può spaventare chi se la trova davanti, ma quando ricade al suolo, è solo polvere, solo polvere!
La lungimiranza della visione globale concepirà le migliori innovazioni, queste annunceranno l’esistenza della coscienza universale.
Quando accetterai l’impossibilità di un cambiamento, lo starai già cambiando.