François Villon – Filosofia
So tutto ma non so chi sono…
So tutto ma non so chi sono…
Nessuna cultura può vivere se cerca di essere esclusiva.
L’unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me.
Ha fatto un uomo su misura di tutte le cose sulla terra – uomo imperfetto, che non è mai libero da orgoglio, interesse personale, invidia, vanità e da dozzine di altri difetti. Ora stiamo pagando gli errori che non si sono valutati correttamente all’inizio del viaggio. Sulla direzione dalla rinascita ai nostri giorni abbiamo arricchito la nostra esperienza, ma abbiamo perso il concetto di un’entità completa suprema che ha trattenuto le nostre passioni ed la nostra irresponsabilità.
L’età e l’esperienza ti fanno vivere le cose con molta più razionalità, con dosata passione, e giusta emozione.
Ragazzi, mi son tradito per gran parte della mia esistenza: ho creduto che l’uomo potesse scegliere. Scegliere tra il bene o il male, tra il bello e il brutto, tra la ricchezza e la povertà. Invece no: l’uomo non può ancora.
Il talento è qualcosa di innato e violento. Nasce con te e ti si sviluppa dentro. Non puoi farci nulla, crescete insieme, non lo puoi evitare e sfuggire da lui è un tormento reale. Uno di quelli: feroci e cattivi e ti aggredisce, stordisce e ti lacera il cuore. Talento: croce e delizia in tutti gli altri rami spesso ti lusinga e ti vizia. Qualsiasi cosa sai fare ti corre in aiuto e ti fa emergere… sfondare. Ma se sai scrivere, dove ti porta il talento? Ovunque sia spesso ti muore silente dentro.
Mi guardi e ridi perché sono diversa, io ti guardo e rido perché sei uguale a tutti.
Se puoi trovare nel rumore della guerra, il silenzio tanto ambito, è perché l’amore nasconde ai tuoi occhi una mesta realtà…
Libertà, è riuscire a strappare al mondo un sorriso sincero!
La vita è già tanto complicata, perché ci creiamo sempre nuovi problemi che non esistono?
Filosofo è colui che spende una vita sostenendo e urlando a gran voce: “Carpe diem”. E quando ne coglie il significato più profondo, si convince che sia ormai troppo tardi.
Moi, je suis pas moi…Vedi, io non sono, ma se fossi,sarei il centro della poesia;sarei l’Esatto cui la vita,confusa, non sentita, contraddice.Vedi, io non sono. Perché gli altri sono;mentre si vanno incontrodimenticandosi in cieca bramaio entro tacito nel canegioioso e nella pienezza del fanciullo.Quando m’affondo in loro e trasfiguroDa loro il mio lume puro traspare…Ma all’improvviso ritornano a spegnersi:perché io non sono. (Cara, vorrei che fossi)
Edifichiamo case,culture,mondi nuoviinnalziamo lodi,preghiere,inquietudini,ma i nostri castellipatrie senza pareti,buio senza notte,morte senza vita.
Non è che sono atterrato di testa, è il mondo che mi è caduto addosso.
Molti sono i sensi dell’uomo, ma molto pochi rispetto alle forme di sensibilità esistenti in natura…
Esso stesso, per sé stesso soltanto, uno eterno e singolo.