Fioravante Francesco Di Nardo – Vita
Entrare e uscire col desiderio di poter finalmente dire: libertà!
Entrare e uscire col desiderio di poter finalmente dire: libertà!
Trovavo la vita del tutto priva di interessi; e questo avveniva specialmente quando lavoravo otto o dodici ore al giorno. E la maggior parte degli uomini lavoro otto ore al giorno almeno cinque giorni la settimana. E neanche loro amano la vita. Non c’è ragione per uno che lavora otto ore al giorno di amare la vita, perché è uno sconfitto. Si dorme otto ore, si lavoro otto ore, si va avanti e indietro, tutte le piccole cose che si hanno da fare. […] Come si può amare la vita se si vive soltanto un’ora e mezzo al giorno e si buttano via tutte le altre ore? E questo è quello che ho fatto per tutta la vita. E non l’ho amato. Credo che chiunque lo ami sia un grande idiota. Non c’è modo di poter amare questo genere di vita.
Della vita ha visto più il cieco che ha puntato gli occhi al sole, di chi si è sempre guardato i piedi per non inciampare.
La vita finisce anche prima che giunga la sera, quando non si riesce più a decifrare il linguaggio dell’amore.
La cosa più importante è vivere una vita favolosa, non importa quanto lunga, basta che sia favolosa.
Una pozzanghera, un acquitrino, un rivolo, spesso basta per alimentare la vita. Anche di quei uccelli che volano cercando le carcasse per sfamarsi, sperando che una sola goccia, lì faccia diventare colombi, ed è come se da essa nasca un fiume dove affluiscono le acque di noi tutti. Di chi ha nella sordità delle emozioni il suo male. Un accusa, contro la vita, è evitarla. Chi riceve ha il diritto di piangere di gioia come quello di chi lo ha nel dolore…
Oggi, prenditi tutto quello che la vita porta alla tua porta.