Fiorella Cappelli – Arte
La sintesi e l’emozione: connubio perfetto. Beato chi vi si immerge.
La sintesi e l’emozione: connubio perfetto. Beato chi vi si immerge.
Il valore di un’opera d’arte si misura dalla quantità di lavoro fornita dall’artista.
L’arte deve iniziare con consapevolezza e terminare nell’inconscio, cioè oggettivamente; l’Io è consapevole rispetto alla produzione, inconscio rispetto al prodotto.
L’arte di ciascuno di noi è ciò di cui siamo capaci.
Spesso mi chiedo come mai si abbia, specialmente in determinate circostanze, questo bisogno incondizionato di scrivere, questa urgenza di permettere alle mie idee di assumere una forma concreta e plasmarsi secondo le esigenze di chiunque le legga. A questo quesito interiore rispondo semplicemente dicendo che ne sento il bisogno, un bisogno direi esasperato; immagino la scrittura come una vera e propria arte drammatica un po’ come recitare dove si indossano altri panni, si vivono altre vite e calarsi in un personaggio diventa necessario per simularne la parte. Così facendo si compie il miracolo di moltiplicare la propria esistenza, di entrare in un certo senso, in quello che potrebbe essere definita la “quarta dimensione” della mente.
Tutte le opere d’arte quando nascono non sanno di esserlo.
Sono dell’idea che un’arte dovrebbe dire l’ora del giorno, o dove si trovi una certa…