Fiorella Cappelli – Stati d’Animo
La porta delle emozioni non si sa mai per quale verso si apre, spingere o tirare? Non è importante, importante è… lasciarle passare.
La porta delle emozioni non si sa mai per quale verso si apre, spingere o tirare? Non è importante, importante è… lasciarle passare.
Un giorno senza un grazie detto o ricevuto, senza un sorriso fatto o ricevuto, senza un pensiero al passato o al futuro, senza un contributo morale o materiale; un giorno privo della benché minima emozione è un giorno non vissuto.
Ho i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole.
C’è chi vive il piombo e chi vive l’oro, entrambi sono tempi che ci appartengono. Ciò che accomuna questi due momenti sono l’egoismo, la meschinità, la grettezza, l’individualismo che assumiamo in entrambi. Il piombo col suo peso ci anestetizza da ogni sensorialità, costruendo un granitico cinismo; l’oro ci rende avidi, paurosi di poter perdere le nostre ricchezze e altrettanto cinici per le sofferenze altrui, come se il male degli altri potesse contaminarci e farci cadere in povertà. Entrambi i tempi si esprimono con l’urlo primordiale che è dentro noi, la voce straziante dei no al male del mondo che si risveglia.
La gioia verrà dopo una notte contorta, anche se solo con la luce del sole.
Caro cuore deluso, maltrattato e usato. Care emozioni sprecate e vissute nell’illusione. Cara mente che non riesci mai a spuntarla con i sentimenti e a far valere la ragione su essi. Vi chiedo scusa… Scusatemi se sono una persona che vive di sentimenti e che in certi valori ancora ci crede. Scusa cuore se ho permesso ad alcune persone di ferirti. Scusatemi emozioni se non ho valutato bene a chi donarvi. Scusa mente mia, che mi illumini sempre, mi consigli con quel tuo sesto senso ma pur di seguire il cuore non ascolto. Scusate se sono una persona che vive di emozioni e crede nell’amore.
La pioggia accompagna il cuore della principessa alle porte del sogno, d’animo sincero e dal sorriso sgargiante coglie l’ultimo atto del giorno calante, di cuore puro e d’animo vibrante, trova rifugio nel pensiero più brillante.
Un giorno senza un grazie detto o ricevuto, senza un sorriso fatto o ricevuto, senza un pensiero al passato o al futuro, senza un contributo morale o materiale; un giorno privo della benché minima emozione è un giorno non vissuto.
Ho i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole.
C’è chi vive il piombo e chi vive l’oro, entrambi sono tempi che ci appartengono. Ciò che accomuna questi due momenti sono l’egoismo, la meschinità, la grettezza, l’individualismo che assumiamo in entrambi. Il piombo col suo peso ci anestetizza da ogni sensorialità, costruendo un granitico cinismo; l’oro ci rende avidi, paurosi di poter perdere le nostre ricchezze e altrettanto cinici per le sofferenze altrui, come se il male degli altri potesse contaminarci e farci cadere in povertà. Entrambi i tempi si esprimono con l’urlo primordiale che è dentro noi, la voce straziante dei no al male del mondo che si risveglia.
La gioia verrà dopo una notte contorta, anche se solo con la luce del sole.
Caro cuore deluso, maltrattato e usato. Care emozioni sprecate e vissute nell’illusione. Cara mente che non riesci mai a spuntarla con i sentimenti e a far valere la ragione su essi. Vi chiedo scusa… Scusatemi se sono una persona che vive di sentimenti e che in certi valori ancora ci crede. Scusa cuore se ho permesso ad alcune persone di ferirti. Scusatemi emozioni se non ho valutato bene a chi donarvi. Scusa mente mia, che mi illumini sempre, mi consigli con quel tuo sesto senso ma pur di seguire il cuore non ascolto. Scusate se sono una persona che vive di emozioni e crede nell’amore.
La pioggia accompagna il cuore della principessa alle porte del sogno, d’animo sincero e dal sorriso sgargiante coglie l’ultimo atto del giorno calante, di cuore puro e d’animo vibrante, trova rifugio nel pensiero più brillante.
Un giorno senza un grazie detto o ricevuto, senza un sorriso fatto o ricevuto, senza un pensiero al passato o al futuro, senza un contributo morale o materiale; un giorno privo della benché minima emozione è un giorno non vissuto.
Ho i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole.
C’è chi vive il piombo e chi vive l’oro, entrambi sono tempi che ci appartengono. Ciò che accomuna questi due momenti sono l’egoismo, la meschinità, la grettezza, l’individualismo che assumiamo in entrambi. Il piombo col suo peso ci anestetizza da ogni sensorialità, costruendo un granitico cinismo; l’oro ci rende avidi, paurosi di poter perdere le nostre ricchezze e altrettanto cinici per le sofferenze altrui, come se il male degli altri potesse contaminarci e farci cadere in povertà. Entrambi i tempi si esprimono con l’urlo primordiale che è dentro noi, la voce straziante dei no al male del mondo che si risveglia.
La gioia verrà dopo una notte contorta, anche se solo con la luce del sole.
Caro cuore deluso, maltrattato e usato. Care emozioni sprecate e vissute nell’illusione. Cara mente che non riesci mai a spuntarla con i sentimenti e a far valere la ragione su essi. Vi chiedo scusa… Scusatemi se sono una persona che vive di sentimenti e che in certi valori ancora ci crede. Scusa cuore se ho permesso ad alcune persone di ferirti. Scusatemi emozioni se non ho valutato bene a chi donarvi. Scusa mente mia, che mi illumini sempre, mi consigli con quel tuo sesto senso ma pur di seguire il cuore non ascolto. Scusate se sono una persona che vive di emozioni e crede nell’amore.
La pioggia accompagna il cuore della principessa alle porte del sogno, d’animo sincero e dal sorriso sgargiante coglie l’ultimo atto del giorno calante, di cuore puro e d’animo vibrante, trova rifugio nel pensiero più brillante.