Fiorella Cappelli – Vita
Tutte le volte che penso che ho rischiato la vita… mi sento morire.
Tutte le volte che penso che ho rischiato la vita… mi sento morire.
Tra noi da una parte e l’inferno o il cielo dall’altra non c’è di mezzo che la vita, la più fragile cosa che sia al mondo.
Non riesco ad immaginare una persona intelligente che accetta l’idea di una vita programmata e monotona. Forse gli estrosi di questo mondo, se sono stati in grado di rimanere “uomini”, devono aver scoperto qualcosa di unico, magari persino semplice, che li ha corrotti più di un brivido di adrenalina che offre solo una vita dedita all’utilizzo del proprio genio.
Le persone speciali ti aiutano a dire sempre quello che pensi, ti spingono a metterti in gioco ogni volta, ti lasciano essere sempre te stesso. Le persone speciali ti rendono speciale.
La vita, senza cognizione esiste solo la confusione, poi. Ma se capisco cosa voglio dalla vita, basta osservare me stessa, gli altri, i messaggi, tutto quello che avviene dentro e fuori di me e, senza fare nulla di particolare ma diventando consapevole di cosa sono, di cosa faccio, di come reagisco, di come penso e di cosa penso e tutto avverrà da sé, senza sforzi: è come accendere la luce, schiacciando un interruttore. Un vecchio detto americano sosteneva che: “preoccuparsi è come mettere le nubi di domani davanti al sole di oggi”.
Mi sembra di vederli ancora passare in divisa con gli occhi di ghiaccio, con il volto impregnato dall’odio. Dalle loro labbra sputano fuori veleno e disprezzo per i nostri corpi stanchi. Sei anime in quella stanza, tutte unite da un’unica speranza: la libertà! Marchiati come bestie, divisi come schiavi.
Grazie al cielo, la vita mi ha dato la possibilità di conoscere queste mondo meraviglioso, anche se a volte ci sono persone che lo contaminano con la loro cattiveria, con il loro odio, con la loro presenza.