Flavia Basso – Nemico
È tempo di placcarsi di vesti impenetrabili, ed ornare la cinta con lame foderate: abbiate ora l’incoscienza di pensare soltanto di colpirmi… Ed il solo sibilo di quelle vi farà tremare.
È tempo di placcarsi di vesti impenetrabili, ed ornare la cinta con lame foderate: abbiate ora l’incoscienza di pensare soltanto di colpirmi… Ed il solo sibilo di quelle vi farà tremare.
Tempo al tempo, così come i nodi che vengono al pettine anche tutte le mele marce cadranno giù dal ramo.
A volte nella vita incontriamo persone che si fingono “tigri” per poi renderci conto che sono solo “pecore”. Si fingono “santi” ma poi sono solo dei “diavoli” con la lingua di una “vipera”!
Ho sofferto a causa dell’invidia che qualcuno ha coltivato verso di me, fino a quando non ho letto un aforisma di Khalil Gibran: “l’invidioso mi loda senza saperlo”.
È sciocco uccidere chi si odia. Perché morendo non soffre più.
Mi fido dei miei nemici dichiarati, almeno sono sinceri.
La guerra sussurrò tante volte di essere lasciata in pace e la pace rispose: io ti blocco la strada e ti circondo, perché sono io il mondo.