Flavia Ricucci – Desiderio
Ho steso le coperte sul balconeil sole le scolora, i panni sporchili ho messi nel cassetto, la miaporta è chiusa “per lutto”.
Ho steso le coperte sul balconeil sole le scolora, i panni sporchili ho messi nel cassetto, la miaporta è chiusa “per lutto”.
Nell’aspettazione il piacere tocca il suo apice.
Fu la mia città per prima che mi abbandonai. Oggi, le case sono, lì. Respirarne su di me l’odoroso. Qualche passo avanti e mi fermo. Chi si ricorda di me? Nessuno! Questa cosa mi fa ondolare d’ironia. Una striscia rovente sulla fronte. Una piccola promemoria di se stessa, che fa tremare nella coscienza, l’estremità di dissolvenza. Emigranti gli assomigliano alle rondine, nessuno non si dimentica della loro terra.
Tutti cercano, vogliono, qualcosa da qualcuno. Come io cerco, vorrei, qualcosa, ma so che non troverò. Nessuno potrà donarmi quello che forse non esiste.
Ti desidero tanto amore… prosciugare ogni goccia del tuo cuore, della tua passione, farla un’anima infinita mia. Ti amo!
Sono solo parole, eppure turbano, scavano, penetrano, bagnano, si conficcano come aghi nella carne, ammaliano i pensieri. Eppure sono solo parole.
Messaggio speciale per chi ha cuore per leggere:il mio desiderio più grande è stato esaudito anche se ne sto pagando le conseguenzeil mio augurio per tutti è che abbiate sempre un desiderio così grande da stare sopra a tutto il resto e che la vita vi sorprenda e vi doni la magia che giustifica il nostro essere qui.