Flavia Ricucci – Destino
Le linee curve delle montagne scrivono fine sullo spazio di un cielo cupo, dove croci, nell’inconscio dei sensi, segnano il destino degli appena nati, oppressi da un oscuro senso di colpa, che li accompagnerà oltre la vita.
Le linee curve delle montagne scrivono fine sullo spazio di un cielo cupo, dove croci, nell’inconscio dei sensi, segnano il destino degli appena nati, oppressi da un oscuro senso di colpa, che li accompagnerà oltre la vita.
Ho parlato col mio amico Evo, mi ha detto che devo rimanere in attesa perché è impegnato con l’eternità.
Non si può vedere quel che si vede, non si può sapere quello che si sa.
Puoi annegare il destino in un bicchiere e poi bere davvero la vita che vuoi, nuotare davvero nella vita che vuoi. E se non tutto andrà a posto potrai sempre dire di aver visto il mare.
Un piccolo segnale può indicare l’arrivo di una catastrofe.
Ognuno ha la faccia che gli ha dato Dio, ma l’espressione che si merita.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.