Flavia Ricucci – Vita
La vendetta non paga, accresce il dramma.
La vendetta non paga, accresce il dramma.
La vita ci insegna l’umiltà, ponendo limiti al nostro percorso e sfidandoci ad andare oltre, ma mai oltre i confini del nostro essere. Perché c’è sempre un “di più” che non ci appartiene e non ci rappresenta e, nel volerlo possedere ad ogni costo (anche con mezzi ed azioni indegne), si cade nella presunzione, precipitando nella volgarità della superbia. L’essenziale si cela nelle cose più semplici, e nella semplicità credo si viva decisamente meglio.
Non so come questa storia finirà ma so purtroppo come ha già fatto finire me.
Tante brevi albe nelle mani, tanti gesti maniaci per dileguare l’insonnia sotto la notte rimbalzante del lenzuolo, dirimpetto alla scalinata dove ogni gradino è il piatto della bilancia, dirimpetto agli uccelli svettanti contro i borri, la greve stella del bel tempo si svena.
La vita è un’esperienza tragica, e l’unico momento di sollievo sta nel saper apprezzare quello che funziona in uno specifico momento e non arrecare male a nessun altro.
Ragnatele sempre più insistenti si impossessano delle anime che vivono momenti di debolezza. Non ci sarà forza sufficiente a spezzarle per liberarsene, se non quella di una mano sincera che cercherà di staccarle pezzo per pezzo.
Il tempo passa i sogni cambiano ma certe “presenze” non le dimentichi. Stanno sempre lì dove tieni le persone speciali, nell’anima.