Floriana Antonelli – Anima
Le anime affini hanno la loro magia nel ritrovarsi, non è nel cercare la chiave giusta, ma il cuore che combaci perfettamente l’uno abbracciato all’altra, mentre passeggiano nel loro sogno d’amore.
Le anime affini hanno la loro magia nel ritrovarsi, non è nel cercare la chiave giusta, ma il cuore che combaci perfettamente l’uno abbracciato all’altra, mentre passeggiano nel loro sogno d’amore.
Non bisognerebbe dire che l’anima è un’illusione, o un effetto ideologico. Ma che esiste, che ha una realtà, che viene prodotta in permanenza, intorno, alla superficie, all’interno del corpo, mediante il funzionamento di un potere che si esercita su coloro che vengono puniti – in modo più generale su quelli che vengono sorvegliati, addestrati, corretti, sui pazzi, i bambini, gli scolari, i colonizzati, su quelli che vengono legati ad un apparato di produzione e controllo lungo tutta la loro esistenza.
O anima mia, io t’ho dato il diritto di dire di no, come la tempesta, e di dire di sì, come dice di sì il cielo aperto.
E se mi sogni stanotte, dammelo un bel bacio… tanto non ti vede nessuno.
Non c’è tempo, non c’è cura, ciò che è dentro è radicato come erba vorace alla pietra.
Gli aveva donato qualcosa di più intimo di un corpo, si era tolta la maschera denudando la sua anima.
Sono un’anima irrequieta, mi sono accomodata nel mio inferno. Nessuno riesce a placarmela quest’anima. Eccetto tu.
Non bisognerebbe dire che l’anima è un’illusione, o un effetto ideologico. Ma che esiste, che ha una realtà, che viene prodotta in permanenza, intorno, alla superficie, all’interno del corpo, mediante il funzionamento di un potere che si esercita su coloro che vengono puniti – in modo più generale su quelli che vengono sorvegliati, addestrati, corretti, sui pazzi, i bambini, gli scolari, i colonizzati, su quelli che vengono legati ad un apparato di produzione e controllo lungo tutta la loro esistenza.
O anima mia, io t’ho dato il diritto di dire di no, come la tempesta, e di dire di sì, come dice di sì il cielo aperto.
E se mi sogni stanotte, dammelo un bel bacio… tanto non ti vede nessuno.
Non c’è tempo, non c’è cura, ciò che è dentro è radicato come erba vorace alla pietra.
Gli aveva donato qualcosa di più intimo di un corpo, si era tolta la maschera denudando la sua anima.
Sono un’anima irrequieta, mi sono accomodata nel mio inferno. Nessuno riesce a placarmela quest’anima. Eccetto tu.
Non bisognerebbe dire che l’anima è un’illusione, o un effetto ideologico. Ma che esiste, che ha una realtà, che viene prodotta in permanenza, intorno, alla superficie, all’interno del corpo, mediante il funzionamento di un potere che si esercita su coloro che vengono puniti – in modo più generale su quelli che vengono sorvegliati, addestrati, corretti, sui pazzi, i bambini, gli scolari, i colonizzati, su quelli che vengono legati ad un apparato di produzione e controllo lungo tutta la loro esistenza.
O anima mia, io t’ho dato il diritto di dire di no, come la tempesta, e di dire di sì, come dice di sì il cielo aperto.
E se mi sogni stanotte, dammelo un bel bacio… tanto non ti vede nessuno.
Non c’è tempo, non c’è cura, ciò che è dentro è radicato come erba vorace alla pietra.
Gli aveva donato qualcosa di più intimo di un corpo, si era tolta la maschera denudando la sua anima.
Sono un’anima irrequieta, mi sono accomodata nel mio inferno. Nessuno riesce a placarmela quest’anima. Eccetto tu.