Fortunato Cacco – Vita
Le notti che preferisco sono quelle che non mi chiedono il conto, quelle in cui l’eterna lotta tra “i vorrei e i voglio” finisce in un pareggio, sono poche eh, ma quando ci sono rischio anche di prendere sonno presto.
Le notti che preferisco sono quelle che non mi chiedono il conto, quelle in cui l’eterna lotta tra “i vorrei e i voglio” finisce in un pareggio, sono poche eh, ma quando ci sono rischio anche di prendere sonno presto.
A che serve passare dei giorni se non si ricordano?
La vita è cercare le novità nelle cose che si conoscono già.
Ma già il treno mi portava lontano, attraverso le campagne matematiche di Romagna, verso i vigneti del Piemonte, e quel futuro misterioso di esili, di guerre e di morti, che allora mi appariva appena, come una nuvola incerta nel cielo sterminato.
L’insorgenza di non vivere affascina la controindicazione di ottemperare al dolore.
Chi nella notte semina il Campo, sa che per maturar frutto ci vorrà Tempo, niente cresce in un Lampo. Da Tempo al Tempo.
Non invecchia chi negli anni d’argento… possiede ancora la capacità di regalare un sentimento d’oro.