Frances Hodgson Burnett – Stati d’Animo
Era un povero visino triste che nascondeva però la sua tristezza dietro una maschera di fredda arroganza.
Era un povero visino triste che nascondeva però la sua tristezza dietro una maschera di fredda arroganza.
Non ho più la pazienza di un tempo. Mi arrabbio subito. So che sono piccole cose, insignificanti, ma per qualche motivo non riesco a trattenermi. E anche se mi sforzo di ricacciare indietro la rabbia, a volte esplode lo stesso.
Infondo, le mie vere giornate di vita non sono state determinate dal fatto che io le ricordi felicemente o dolorosamente, ma dal fatto che io non le abbia mai dimenticate.
Troppe persone provano a capirmi, ma pochi ci riescono. A volte nemmeno io mi capisco, ma mi piaccio e mi amo proprio così. I miei pregi, i miei difetti e le mie eterne paure. I miei momenti no, la mia dolcezza e quella mia capacità di saper “rompere” con classe. Me ne frego di chi non mi apprezza, perché continuerò ad amarmi.
I sogni sognati con tanta ingenuità marciscono in fondo a una via, finché la paura non ci addormenterà e ancora la pioggia cadrà.
Amare la “perfezione” è come amare un favola. Chi non ama le favole?
Riflesso in un vetro mi guardo attraverso… e vedo l’infinito.