Francesca Alleva – Libri
Al correre della penna sulla carta, è simile solo l’attrito del treno sulle rotaie.
Al correre della penna sulla carta, è simile solo l’attrito del treno sulle rotaie.
Ognuno di noi riunisce il sé il cielo e l’inferno.
Quando scrivi la tua autobiografia, ogni pagina dovrebbe contenere qualcosa che nessuno ha mai sentito prima.
Se non facessi così non riuscirei mai a separarmi da te.
Caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura.Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano, si stancano: lascio perdere.Sono educato.Faccio segno di si.Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno.Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. Cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce, ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.Non importa…Il mio cervello si chiude.Ascolto.Rispondo.E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono…
Tornare a Kabul era come imbattersi in un vecchio amico e scoprire che la vita era stata impietosa con lui, privandolo di tutto.
Dai libri imparo meno che dalla vita; un solo libro mi ha molto insegnato: il vocabolario. Ma adoro anche la strada, ben più meraviglioso vocabolario.