Francesca Alleva – Nemico
Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.
Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.
Voglio un sogno da smembrare per spiar meglio la realtà.
Quanto tempo ho perso piangendo e chiudendomi in me stessa per la cattiveria altrui. Oggi mi dispiace tanto dirvi che non temo più nessuno e che la mia sicurezza mi permette di guardare dritta in faccia certa gente e mettere i miei occhi dritti dentro i loro. Peccato che non possano dire e non abbiano il coraggio di fare altrettanto certe persone. Nate per nascondersi, lanciare il sasso e nascondere la mano, agire e discolparsi accusando gli altri. Li chiamano vigliacchi!
Fra tutti i nemici, il più pericoloso è quello di cui siamo amici.
Per battere un tedesco gli devi schiacciare la testa (in senso metaforico); e lo stesso non puoi essere certo di avere vinto.
I veri nemici dell’umanità? I crociati dell’ignoranza.
Di me gli altri possono pensare cosa vogliono, l’importante è ciò che io penso di me ed a me piace tantissimo.