Francesca Alleva – Nemico
Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.
Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.
Pare incredibile, ma c’è gente che cerca tutto il tempo di farsi dei nemici “gratuitamente” e riesce a farlo senza apparente difficoltà.
Guardando certi elementi che ci sono in giro, ringrazio il Signore tutti i giorni. Non essere come loro mi rende fiera delle mie imperfezioni. Per carità.
Ti dichiari amica, dichiari che sei muta come una tomba. Controlla bene mia cara, che ci sono degli spifferi. Stai attenta che un giorno o l’altro te li tappo tutti, non vorrei ti cadesse la lingua, e poi come farai col tuo lavoro di taglia e cuci?
Il mio intento? Far impazzire chi mi odia sfoggiando il mio splendido sorriso e lasciandoli nella convinzione di essere i migliori.
Fra tutti i nemici, il più pericoloso è quello di cui siamo amici.
Mi fai così schifo che quando ti vedo gli occhi mi si rigirano come a un’impossessata dal demonio.