Francesca Alleva – Stati d’Animo
Sono stanca che le urla vengano associate alla pazzia e non più all’esasperazione e al bisogno di essere ascoltati.
Sono stanca che le urla vengano associate alla pazzia e non più all’esasperazione e al bisogno di essere ascoltati.
Odio non capire, odio non avere risposte, odio questa perenne situazione di incertezza, odio sentirmi costantemente in bilico, odio non riuscire a prendere una decisione, una posizione, odio non riuscire ad impormi, odio non essere capace di prendere un’iniziativa, odio essere insicura, odio avere paura, odio il mio pensare troppo… uffa, Basta, smettila, non pensare, non tormentarti non logorarti, agisci! Lotta per quello che vuoi o almeno provaci! Smettila di fare la vittima, smettila di dare buoni consigli agli altri e non a te stessa, basta, basta! Vivi con serenità. Su coraggio, rischia, vivi! Osa, non avere rimpianti!
Notte di S. Lorenzo: stelle che cadono e desideri che si esprimono… Io non esprimerò desideri strani, speciali o difficili. Ne ho anch’io come tutti, ma nella vita ho capito quanto le cose più semplici siano essenziali alla serenità di una persona. In base a questo il mio desiderio consiste nel vedere acceso ogni giorno quel meraviglioso sorriso sul volto di mio figlio. Poter continuare a godere di quella cosa preziosa che si chiama “amicizia”. Poter essere fiera di me, di quel poco che ho perché le cose più grandi e preziose le porto dentro. Ho anche un desiderio grande e difficile: basta guerre, bambini uccisi, bombe e potere. Magari se ognuno di noi “donerà” una delle sue stelle cadenti a quest’ultima parte… Chissà: magari facciamo il miracolo!
Il perdono è un atto di Dio. Per questo forse ritengo non spetti a me. Soprattutto laddove non c’è pentimento ne laddove non c’è la totale comprensione di aver commesso un gesto sbagliato e ingiusto. Posso perdonare un errore, posso capire e comprendere il perché ma non posso perdonare il perseverare di tale comportamento.
La rugiada del mattino non potrà mai cancellare parole indelebili impresse nella mente, ma il sole del nuovo giorno potrà far nascere fili d’erba verde, a coprire i solchi delle tue cicatrici.
Lascia che a cullare la solitudine siano dolci carezze di vento e soavi melodie di usignoli.
Hai avuto tempo, possibilità e più di una volta sono stata comprensiva. Adesso se devo essere sincera l’unica cosa che mi viene di dire è: “mi hai fracassato i coglioni”! E siccome non me li hai fracassati in apparenza ma come dato di fatto non intendo più ascoltare, capire e tanto meno darti ulteriori possibilità. Credo che tu sia “autolesionista”! Ami farti del male lesionandoti la vita con stupide e assurde seghe mentali!