Francesca Berretta – Accontentarsi
Non era una dichiarazione, era solo un complimento.
Non era una dichiarazione, era solo un complimento.
Anche se oggi vivo senza di lei, non sono comunque mai solo, perché so che lei esiste, da qualche parte.
Se potessi vedere i giorni su di un grafico, questo sarebbe lineare, anzi! Piatto. Ho imparato ad accontentarmi, a contenere le mie emozioni, ad essere composta, seria, posata, rispettosa nelle regole, non dire, non fare, non… non respirare. A questo punto tutto tutto ok, avrò tutto quanto è necessario per il mio sostentamento, ma dimentico di avere un anima: le mie emozioni costano, e per un battito in più dovrò osare, e mettermi a rischio, coprirmi il viso, chiudermi a guscio ed essere pronta ad incassare, ad essere giudicata e giustiziata più volte, fino a quando non mi capiranno che la mia è solo la rabbia di non riuscire ad essere diversa, che mio malgrado mi spinge ad essere uguali ad… altri.
Siamo un po’ tutti “burattini” manovrati dal potere. Pochi sognano una vita senza di esso.
Preferisco essere più di quello che appaio, piuttosto che apparire più di quello che sono.
Mi accontento di quello che ho, perchè prima di questo non avevo nulla.
Il talento spesso si esprime nella spontaneità dell’imprevisto.