Francesca Berretta – Desiderio
La voglia del suo corpo è diventata voglia della sua anima.
La voglia del suo corpo è diventata voglia della sua anima.
E penso a passi sinuosi, lenti, ma che procedano in sintonia… passi armoniosi fatti da singoli movimenti in un unico verso, che siano passi bilaterali, che non si trasformino in un cumulo di movimenti senza senso il cui unico scopo è quello motorio. E voglio che tutto abbia enfasi ed armonia, entrambe allo stesso tempo: potrei cercarle facendo delle deviazioni e trovare tutto ciò altrove.
O Sole! S’io fossi Primavera, sentito il tuo maestoso canto sarei già arrivata a inondare di colori e di profumi tutta la Natura e risvegliare i Passeri, le Allodole e i rapaci e ascolterei il palpito del cuore dell’essere che amaper portare a tutti Amore, luce e gioia!
Pensava a quelle scopate. Forse a una in particolare. Ce n’è sempre una che viene meglio e non sai perché. Lo sai solo dopo. Quando ci ripensi.
L’orgoglio nega il desiderio.
È emozione che si ferma in gola sentire la dolcezza di un respiro, l’eco di un battito, che lento penetra ogni parte di me.
Mentre il mondo invecchia la mia anima retrocede verso stati già vissuti, tortuosi e impenetrabili. Nuovamente si imbatte su me l’aspirazione più grande, la più bella delle manifestazioni in un contesto che proibisce la sua realizzazione. Destinato a restare un sogno represso o un incubo perpetuo, laddove giace l’immorale desiderio respinto dal mondo.