Francesca Berretta – Tempi Moderni
Non capisco perché quando mi innamoro i miei più grandi valori di vita diventano i sette vizi capitali.
Non capisco perché quando mi innamoro i miei più grandi valori di vita diventano i sette vizi capitali.
La vogliamo finire! Si o no! Basta. Abbiamo tutti l’amaro in gola. Abbiamo tutti tanta rabbia perché non si lavora. Basta con le comiate tasse. Vogliamo la pace. Tutto tace. Perché?
Guardo quel quadro ogni giorno… eppure ogni giorno il soggetto è diverso…
Abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo.
Cavolo! Ho un problema!
Non è che non sono più capace di amare, oggigiorno, innamorarsi è facile e immediato come un click. È che non ci credo più.Tutti quei sacrifici, tutta quella sofferenza, tutti quegli sguardi, tutti quei sorrisi, il capirsi al volo, l’entrare in sintonia, per poi essere gettati via, nemmeno fossimo la carta di una brioches.Per molte persone la fase più importante di una storia d’amore è l’inizio, con tutta quella passione, la tachicardia, le farfalle nello stomaco. Per me non è così, la parte più avvenente è la costanza, l’empatia che si viene a creare col tempo. Non che l’amore diventi abitudine, ma che la voglia di stare insieme, sia l’abitudine come conseguenza dell’amore.Alla maggior parte delle persone, non interessa la costanza, la loro unica preoccupazione è l’apice.Come possiamo credere in qualcosa che la massa vuole consumare, piuttosto che conservare?
Ormai tutti vogliono preservare la giovinezza: mi sa che hanno messo sotto vuoto anche il cervello…