Francesca Berretta – Tristezza
Eppure solo il mio cuore sa cosa vuole e capirlo mi fa soffrire, perché non riesco a curarlo con l’amore che lui cerca.
Eppure solo il mio cuore sa cosa vuole e capirlo mi fa soffrire, perché non riesco a curarlo con l’amore che lui cerca.
Credo che nulla sia per sempre.Continuo a guardare oggetti che prima avevano un motivo di esistere e uno strano alone d’amore intorno, e che ora invece ricambiano il mio sguardo e mi fissano con un misto di tristezza, pietà, compassione e intrinseco dispiacere represso per la loro stessa esistenza, ormai teoricamente inutile.E lo stesso identico sguardo lo ricevo anche dallo specchio del mio bagno, ogni mattina.
Il dolore che per tanto tempo hai accantonato prima o poi si farà sentire… Farà cambiare le tue opinioni, i tuoi pensieri, le tue azioni, farà semplicemente cambiare te.Guarderai il mondo con occhi diversi, e ti chiederai se era meglio prima che non riuscivi a vedere il male e l’ambiguità nelle persone, o adesso, che hai occhi così grandi che non vedi più il rosa, ma ti accorgi relamente il mondo com’è!
A volte, troppo solo, persi il buonumore e i colori sbiadirono: pallore e uniformità, sempre presenti nei percorsi in discesa.
C’è sempre un giorno, un normalissimo giorno in cui ti accorgi di non avere più neanche un sorriso da regalare uno sguardo da incrociare una parola da sussurrare. È il giorno del dolore.
È il dolore il vero maestro dell’anima; un uomo che conosce solo estati non impara dagli inverni a coprirsi le spalle.
Povera cara: hai scoperto che pensare significa soffrire, che essere intelligenti significa essere infelici. Peccato che ti sia sfuggito un terzo punto fondamentale: il dolore è il sale della vita e senza di esso non saremmo umani.