Francesca Bianchi – Acqua
Placidamente si increspa, ondeggiando pigramente sotto il nostro sguardo rapito; riposa tranquillo, beandosi dei sogni, riflettendo la vita.
Placidamente si increspa, ondeggiando pigramente sotto il nostro sguardo rapito; riposa tranquillo, beandosi dei sogni, riflettendo la vita.
Giungla giungla… che vita assurda!
Il mare è l’acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile…
L’acqua chiara rende pure le nostre anime, l’acqua torbida le imputridisce.
Quando tutto va male, molto male, cibarsi della sventura altrui è come bere da una sorgente avvelenata.E qualche veleno è mortale.
Le acque sotterranee sono sempre state del proprietario del terreno, con l’idea che l’acqua può essere usata a beneficio del suolo.
Chi non beve vino che patisca la sete.
Giungla giungla… che vita assurda!
Il mare è l’acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile…
L’acqua chiara rende pure le nostre anime, l’acqua torbida le imputridisce.
Quando tutto va male, molto male, cibarsi della sventura altrui è come bere da una sorgente avvelenata.E qualche veleno è mortale.
Le acque sotterranee sono sempre state del proprietario del terreno, con l’idea che l’acqua può essere usata a beneficio del suolo.
Chi non beve vino che patisca la sete.
Giungla giungla… che vita assurda!
Il mare è l’acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile…
L’acqua chiara rende pure le nostre anime, l’acqua torbida le imputridisce.
Quando tutto va male, molto male, cibarsi della sventura altrui è come bere da una sorgente avvelenata.E qualche veleno è mortale.
Le acque sotterranee sono sempre state del proprietario del terreno, con l’idea che l’acqua può essere usata a beneficio del suolo.
Chi non beve vino che patisca la sete.