Francesca Burgio – Paura & Coraggio
È più facile schierarsi con il più forte che difendere il più debole.
È più facile schierarsi con il più forte che difendere il più debole.
Noi siamo come quei raggi di sole che portano luce nell’oscurità, solo che ci dimentichiamo nel corso degli anni, o addirittura alla nascita, o anche nel grembo materno, di quali siano i nostri colori, abbandoniamo la luce e giorno dopo giorno cristallizziamo sempre più, vivendo in maniera abitudinaria le nostre vite e diventando schiavi di paure o di pensieri negativi.
Un uomo coraggioso non è colui che non ha paura, ma colui che la sfida.
Questa paura di cui si nutre l’incerto, mi da la forza di andare avanti sopra le sabbia con spettri avvinghiati a segreti tesori che non pagano il vaccino dell’immortale.
L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce sul tetto da cui si vede il mondo o sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quel’ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.
Non posso sopportare nemmeno per un istante di vedere un cane o, se per questo, nessun altro essere vivente, subire impotente la tortura di una morte lenta. […] Se il mio cucciolo dovesse essere attaccato dalla rabbia e non ci fosse rimedio che desse speranza di alleviare la sua sofferenza, mi sentirei in dovere di togliergli la vita.
Un giorno qualcuno mi disse: “tu sei l’unica di cui non devo preoccuparmi” sei la più forte, riesci a superare ogni cosa, tu non hai bisogno del mio aiuto. Quel qualcuno ancora oggi, crede che io sia una guerriera, non si è mai accorta che dietro la mia forza c’è la paura di fallire e deluderla, dietro il mio essere dura un animo troppo fragile, dietro il mio voler combattere a tutti i costi da sola, uno straziante bisogno di aiuto.