Francesca Giliberto – Destino
La vita è evoluzione di eventi, plasmiamo il nostro essere attraverso gli altri, catturiamo emozioni e attraverso le quali creiamo il nostro destino.
La vita è evoluzione di eventi, plasmiamo il nostro essere attraverso gli altri, catturiamo emozioni e attraverso le quali creiamo il nostro destino.
Può forse essere vero quello che va contro millenni di oppressioni, realtà nascosta e ipocrisia difesa con ogni altrui vita, e che il delitto spiega; l’oscenità degli angeli bianchi e gli angeli neri, furiose belve assassine dietro la maschera che rappresenta la vera forma e le vere intenzioni del Padrone, è l’unica cosa che svolge la storia del Mondo. Nell’ingordigia della Razza divina che l’ingannatore mandato sulla terra già cercò di costruire, sta tutto il male che odia e agisce nascostamente, e tutto vuole. La scaltrezza certo aiuta Dio, suo figlio e i suoi angeli, essendo probabilmente forme di vita più evolute. Ma questa volta… non è che sia diverso? Il limite di quello che dopotutto è una creatura (e sempre resterà tale), non è forse un male più grande di lui perpetrato da lui stesso? Non sono forse le conseguenze che già superano la materia, che quest’essere chiamato “Dio” ha cercato di scavalcare con il male, l’abuso, l’ipocrisia? Da creatura a creatura: non è questa volta un sopruso che ti sovrasta, sottilmente ingestibile nel tempo che perderà ogni vita nelle vane angherie senza rimedio?
Il nostro destino è come un aquilone: solamente noi possiamo dargli più corda per farlo librare sempre più lontano.
Io lo voglio sapere: qualcuno mi dice cosa c’è sull’altra faccia della luna? Perché si nasconde, perché non si rivela, io lo voglio sapere, mi hanno detto che è di una bellezza straordinaria, io la voglio vedere, anche se già l’amo da morire!
Penso di non sbagliarmi se dico di non aver mai provato invidia per nessuno. Riesco ad essere felice se un altro essere è fortunato, mi mette di buon umore, perché, attraverso lui, so che un giorno la fortuna potrebbe toccare anche me.
Oggi abbiamo una facoltà che ci è stata concessa, negli ultimi cento anni, di meritarci ancora l’esperienza terrena; la capacità dell’accettazione del potere sovrastante della natura.Sin quando non capiremo questo l’equazione della vita che ci aspetta continuerà, a nostra insaputa, in senso inversamente proporzionale; il progresso che avanza verso il regresso: “l’anno zero”.
Cobra in delirio turberà dolce agnella… una stella brucerà!Spento il cuore, da ferita sangue uscirà, finché… guarita ai dolori della vita temprerà la mente.