Francesca Marino – Destino
Danzando sulle punte nella sabbia lascio le mie orme, si muovono in un respiro leggero. Polvere aleggia nell’aria parla di un tempo passato, che racconta di una vita in equilibrio tra piume di struzzo e granelli di sabbia.
Danzando sulle punte nella sabbia lascio le mie orme, si muovono in un respiro leggero. Polvere aleggia nell’aria parla di un tempo passato, che racconta di una vita in equilibrio tra piume di struzzo e granelli di sabbia.
Quando morte ti ruba un padre: sei orfana.Quando ti ruba un marito: sei vedova.Ma, quando ti ruba un figlio, il tuo dolore non porta nome.
Non ci è dato scegliere il nostro destino, ma compierlo evitando scorciatoie!
Eccomi, di nuovo, di fronte a questo bivio. Il sapere quale strada prendere non mi conforta, il fascino del buio è troppo forte e non so resistergli. Se sarò abbastanza bravo il tratto sarà breve e poi tornerò sulla retta via. La retta via… come se ne esistesse davvero una. Sono debole. O forse sono forte ma sbagliato. Da portatore di luce quale sono non posso abbandonarmi alle tenebre ed il buco che ormai mi passa da parte rischia di inghiottirmi. Nell’ombra, forse, la mia anima troverà un po di pace.
Quale altra donna potrebbe incontrar la mia anima se le labbra tue sanno delle mie?
È nel presentarmi ambiziosa alla Vita che la mia mano espia tradita. Riflessi di polvere nel dunque, ovunque a ribadirmi l’assenza di ogni rinnegata presenza che liquida un giorno giunse avanzando pretese con bocche, a dire.
Abbiamo il brutto vizio di rinviare ogni cosa. Ci ripromettiamo, o forse ci consoliamo, dicendoci “domani…”. Già, perché “domani” è sempre il giorno giusto per fare tutto. Poi il tempo passa e ti accorgi che quel domani non è mai arrivato e che pur volendo, non può più tornare indietro.