Francesca Nacca – Verità e Menzogna
Vorrei esser lì con te… in quella casa che troppo nasconde, che se solo potesse lo griderebbe al mondo ciò che ha visto, che si finge cieca negli occhi e spiazzata nel cuore.
Vorrei esser lì con te… in quella casa che troppo nasconde, che se solo potesse lo griderebbe al mondo ciò che ha visto, che si finge cieca negli occhi e spiazzata nel cuore.
L’unica verità certa è che prima o poi, belli o brutti, buoni o cattivi, si proprio tutti andremo lì dove altri sono andati prima di noi a altri andranno dopo. Questa è l’unica grande verità.
La verità non ha bisogno di schieramenti, di subdoli alleati, la verità ha bisogno di tempo, perché alla fine le bugie inciampano nella verità, perché devono affrontare troppi ostacoli: quelli della memoria, le distorsioni degli eventi, e spesso s’incartano da soli fra una bugia e l’altra. Le bugie vivono sempre da incazzate perché non hanno la trasparenza della sincerità e devono combattere ogni “lurido” secondo per dimostrare la loro presunta innocenza agli altri.
A volte il bisogno di una favola ci impedisce di guardare con gli “occhi della verità”
Una grossa bugia ha bisogno d’un particolare ben circostanziato; con quello, passa per buona.
La prova che nell’universo esistono altre forme di vita intelligenti è che non ci hanno ancora contattato.
Indosseremo una maschera e non avremo né visi né nomi. Saremo liberi, ma quando inizieremo a danzare, andremo In frantumi, come bambole di porcellana…