Francesca Zangrandi – Abbandonare
Nella nostra vita capita di essere o macerie o pilastri.Capita di dover essere…Sono cosa?Sono pilastro…Nella nostra vita capita di crescere pilastri e vedere le macerie di ciò che costruiamo.
Nella nostra vita capita di essere o macerie o pilastri.Capita di dover essere…Sono cosa?Sono pilastro…Nella nostra vita capita di crescere pilastri e vedere le macerie di ciò che costruiamo.
E dove era l’ultima virgola, adesso spero di aver messo un punto.
Una parte di me vuole uscirne, vuole stare bene, non pensare a tutti questi rimpianti che mi riempiono di dolore…Una parte invece non vuole perdere questo modo di vivere, così certo e sicuro…Un’altra parte sa come potrebbero coesistere queste parti…l’unico modo è soffrire la sofferenza altrui e non pensare alla propria…Peccato che diventerebbe una dannazione eterna…Voglio svuotare la mia mente, non voglio questi pensieri, voglio vivere…voglio vivere…
E c’è quel tremendo legittimare con la richiesta imposta di silenzi la volontà di blindare un momento. Quello che si perde non è tanto quello spazio temporale quanto l’intima condivisione decantata ma non concretamente e profondamente implicita.
Su un’asse una scritta “Sono innamorata”.Poi sotto “e soffri vero?”
L’amore è sapere che l’altro morirebbe per te ma non chiederglielo mai.
Ti accorgi che le persone sono speciali quando ti mancano, quando al loro ricordo scappa una lacrima, quando una semplice canzone riaffiora mille ricordi dolci e al contempo amari. Quando cerchi di dimenticare ma è tutto inutile, quando quel posto ora non è occupato da loro, ma che in qualche modo lasceranno sempre un loro ricordo dove ora nascerà una lacrima.