Francesca Zangrandi – Abuso
Non accontentarti di una sberla perché puoi avere una carezza.
Non accontentarti di una sberla perché puoi avere una carezza.
Diceva di amarmi e io gli credevo, me lo diceva sempre, dopo ogni lite, e io perdonavo.Le sue mani non conoscono carezze. Devo lasciarlo, devo scappare, gridare, non so, ma devo qualcosa.O sarà lui a fare “l’ultima cosa” contro di me… e non potrò più raccontarlo a nessuno.Devo salvarmi, io voglio vivere.
Aveva ricevuto carezze e poi schiaffi, poi carezze e poi schiaffi. Adesso le carezze sapevano di schiaffi e non sapeva più assaporarne la dolcezza.
Ho imparato che un cuore che soffre in silenzio non è necessariamente solo.
Quando si parla di bambini e donne violentate scende omertoso silenzio.
Io non so che danni o delusioni ti ha dato la vita ma non capisco perché queste ricadono su di noi. Ti ho persa? No, non ti perderò in realtà ma non potrò più avere la mia nonna amorosa. Sento la rabbia. Essa governa molte cose, e nasconde la più importante, la chiave per la libertà, il dolore. Non cedo ai ricatti, io quest’anno ho scelto l’amore vero e lotterò per averlo o per difendermi. Io quest’anno ho fatto le mie scelte. E tu nonna? Puoi amarmi veramente?
Non possediamo difese alle cattiverie umane, ma offriamo un cuore capace d’amare.