Francesca Zangrandi – Anima
Siamo destinati a curarci l’anima.
Siamo destinati a curarci l’anima.
Quando arriva il dolore non lo riconosci subito, indossa vesti strane, si cela dietro un sorriso, non lo senti fino a quando ti trapassa l’anima. Impotente ne vivi l’invasione che, attraversandola, lacera pezzo dopo pezzo ogni angolo del tuo dentro, impadronendosi del suo sostrato, ibernando ogni piccola fibra che potrebbe reagire… e li devi vivere tutti gli stadi del dolore, arrivare al fondo, sentirti annientata, chiuderti al mondo. E poi… poi ti guardi senza nascondere gli strappi, ti parli senza paura di sentirti ferita, ti tendi la mano per aiutarti a rialzarti, e non c’è tristezza, non c’è emozione, c’è consapevolezza cruda del prima, del durante, e del dopo, ora, adesso…. sei una tavola bianca su cui ricominciare a scrivere la storia della tua vita prendendo dalla profondità di quegli squarci la distanza da ciò che non può più appartenerti, da ciò che dietro un sorriso può nascondere un dolore indiretto, subdolo, inatteso!
Tutto ha forma nel cuore, anche un pensiero.
I sentimenti fluiscono alla mano, come un petalo di rosa scivola sul fiume. Coerenza e…
Quando sei solo, mentre cammini, mentre il sole ti sfiora il viso, mentre il vento muove i pensieri, e i ricordi, come un fiume di gocce cadute dal celo mentre c’era il sole, a terra, mentre la chioma degli alberi ondeggia, e continui a camminare verso qualcosa che non sai se esiste, ma continui a cercarlo, nella speranza di colmare qualcosa, che non sai cosa sia ma c’è.
Ogni temporale che ci attraversa l’anima, trascina sempre via con se qualcosa di nostro, ma…
Il corpo e l’anima non sono due diverse sostanze, ma una sola. Sono gli uomini…