Francesca Zangrandi – Filosofia
Mi faccio molte domande su Dio, per convincermi che non esiste; ma più ci provo e più credo in lui.
Mi faccio molte domande su Dio, per convincermi che non esiste; ma più ci provo e più credo in lui.
Spesso precipitiamo “nell’inferno” delle non risposte.
È un grande vantaggio per un sistema filosofico essere sostanzialmente vero.
All’improvviso oggi ho dentro una sensazione assurda e giusta. Ho capito, con una illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
Uccidere la meraviglia è impedire di vedere le impronte di Dio disseminate dovunque.
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”
Se devi fare una scelta falla tu, non permettere che siano gli altri ad influenzarti, in modo tale da rimanere senza rimpianti.