Francesca Zangrandi – Filosofia
Dico il mio male ma non passa…
Dico il mio male ma non passa…
Il rischio più radicale è la libertà; non c’è scelta; come pure non c’è libertà senza la possibilità di esercitare la capacità di scegliere liberamente.
Giungerete al grande fiume e li vi apparirà la vostra stessa immagine in costume, osservatela tra le mani stringerà un lume, quel lume vi appartiene così come il sangue che vi scorre tra le vene.Ascoltate il suo parlare, ma attenti altrove non vi dovrete voltare, e quando il suo dire sarà divenuto il vostro fare, solo allora vi potrete girare.Nel voltarvi vedrete in terra addormentata la vostra realtà superata, solo allora la vostra personalità sarà in realtà mutata, solo chi con occhio consapevole avrà abbandonato la sua natura colpevole, diverrà un uomo valevole.Quello sarà il tempo del mistero svelato, e nel sentiero dorato un altro uomo sarà arrivato a portar il suo fiato.
Non sono un “genio incompreso”, mi avete compreso benissimo. Il problema è che non sono un genio.
Castigo para los que no pratican su purezza con ferocidad.Guai a quelli che non praticano la propria purezza con ferocia.
La fortuna è un trifoglio a cui si attacca una foglia.
Ho provato a donare molto più tempo di quanto io stesso ne possedessi. Ho dato il tempo ai deserti delle aride terre, quando mi è stato chiesto di dissetarli scavando con nude mani nei ruscelli del mio sapere. Ho sognato e mi sono illuso che si potesse cambiare, raccogliendo le ferite del cammino del mondo, che con occhi grandi fissavano i suoi orizzonti pieni di luce e colori nei tramonti delle sere, quando al calar del sole rammendavo le mie ferite per continuare a sorridere e sognare. Del tempo che fu e che tristemente non ritorna più, con le sue clessidre di sabbia raccolta nei deserti del tempo.