Francesca Zangrandi – Stati d’Animo
Ho imparato a resistere agli urti in maniera delicata.
Ho imparato a resistere agli urti in maniera delicata.
Parole che non mi piacciono: Odio, guerra, fame, ingiustizia, vendetta, disgrazia, invidia, delusione, e potrei citare ancora tante altre. Ma preferisco citare una sola (quella che mi piace di più) amore, perché con questa (praticata) tutte le altre spariscono.
Ecco cosa hai fatto… Hai messo al mondo un essere che sa piangere.
Come ci sentiamo a disaggio sottole grandi ruote dentate del mondo attuale, senon sappiamo dare un nobile suggello di originalitàalla nostra personale esistenza.
In me pensieri selvatici, randagi, imbizzarriti, che pascolano tra le mie ossessioni, affrancati dal tempo. Liberi di essere, ma schiavi della transumanza dal desiderio alla realtà.
Ci sarebbe voluto il sole, invece c’ho messo il sale e mi è toccato navigare per questo mare come un pirata, immergendomi in un illecito amore e facendo razzia di coscienza, distruggendo il buono ed il bello, depredando la speranza, uccidendo e mortificando la mia essenza. Sono il capitano di una vecchia nave che arranca, senza vele gonfiate dai venti, senza ancora per ormeggiare, imbarco acqua e c’è il rischio di affondare.
Le emozioni e i pensieri, sono rispettivamente i colori e le linee di demarcazione con i quali dipingi e crei la tua vita, la restante realtà apparente è il sogno inconscio che aleggia in ognuno di noi.