Francesca Zangrandi – Tristezza
Anche se io sembro la più forte e quella che più se ne frega, non è vero che non soffro, io mi sto difendendo.
Anche se io sembro la più forte e quella che più se ne frega, non è vero che non soffro, io mi sto difendendo.
Sono stanca. Di me. Di vedermi rovinare con le mie stesse mani. Vorrei reagire ma non riesco ad essere forte.
Sono i giorni come questo che vorresti dimenticare tutto e dormire senza pensare a nulla, oppure avere un abbraccio dove dicono “è solo un momento e passerà”
Non mi sentivo un pesce fuor d’acqua, mi sentivo più del sushi in un piatto.
Sono entrata ed è stata come una pugnalata al cuore. Sapere che una volta li vivevate, sorridavate… la polvere sembrava coprire tutto anche i ricordi che mi appaiono appannati e vaghi sotto l’incombere del tempo… che passa.Ma sono entrata e li vi ho rivisti, li c’è la vostra impronta… voi eravate e siete nel mio cuore…
E vorrei sapere che si prova, la sera, ad averti accanto, a guardare la tv vicini, a fare l’amore e poi addormentarsi felici.
Quando l’amore ci abbandona, è come se dal castello delle favole ruzzolassimo giù nel paese degli Orchi.