Marco Di Francesco – Tristezza
Nonostante oggi ci sia il sole fuori, qui dentro fa molto freddo… un freddo dal quale non è possibile ripararsi.
Nonostante oggi ci sia il sole fuori, qui dentro fa molto freddo… un freddo dal quale non è possibile ripararsi.
Camminando lungo il sentiero della mia immaginazione, la mia anima si perde piangendo lacrime di disperazione.
La solitudine è un fiore in ombra il suo lento respiro come eco si rispecchia nella luce per morire sulle ombre della notte. La solitudine sei tu che vivi nonostante il cielo e alle radici aggrappi le tue unghie, vena rossa di terra e cuore nel tuo primo piano sei raro piccolo fiore mio che silenzi ogni altro rumore, Immobile sulla lucente.Potrebbe essere tardi per godermi quello che questo giorno poteva offrirmi. Costruisco ma non edifico nulla frettolosamente. Cresco ma non ho fretta di morire.
Ti abitui al dolore… vedi le spine che ti scorrono dentro graffiandoti il cuore come un nodo dentro che forse nessuno vedrà.
Ma non vivo, tiro avanti. Ho smesso di vivere da quando ho finito di sognare. La morte è arrivata anzitempo per me, non quella vera purtroppo che mi avrebbe sollevato, se non altro, dal soffrire come soffro, bensì quella che arriva in anticipo, la peggiore, la più sciagurata che ti costringe ad assistere di minuto in minuto al tuo disfacimento progressivo.
Odio, nella testa, il rumore assordante di mille pensieri…
Il bello della vita è che non saprai mai quando sarai triste, né quando sarai felice, ma saprai che quando sarai triste dovrai risollevarti, e quando sarai felice non ne avrai bisogno perché il tuo sorriso prevarrà su tutto.