Francesco Amadori – Desiderio
È bello sognare di raggiungere qualcosa che si vuole, ma è fantastico tentare di raggiungerla sul serio.
È bello sognare di raggiungere qualcosa che si vuole, ma è fantastico tentare di raggiungerla sul serio.
Le emozioni, non sono altro che un’onda che si infrange sugli scogli, senti l’ebbrezza, il brivido ma dopo quell’attimo non saranno mai più le stesse!
Il desiderio più inafferrabile e raro è quando, osservando il tuo volto: le tue labbra, le tua mani, il tuo corpo, l’emozione che si scatena da origine ad un’aritmia fatale che salva il mio corpo solo se appagato dal risultato di tale emozione; possedere la tua anima e il tuo corpo accendendo un falò di passione, amore, armonia dei corpi e delle menti, sintonia di pensieri e parole, originano il fuoco d’artificio finale più spettacolare a cui si possa assistere; la sublimazione del desiderio, “ergo”, un solo corpo, una sola mente, un solo istinto… ecco, questo è il mio desiderio!
Ho deciso di fare l’insegnante per essere sempre in contatto con l’ingenuità ed il non sapere, al fine di combattere l’ignoranza e la stupidità.
La soddisfazione giunge solo con l’intenso impegno.
L’anima fatica ad addomesticare il cuore, la ragione lo induce a riflettere gli occhi a fargli luce, inutilmente! Lui galoppa come un puledro selvatico saltando tutti gli ostacoli lo fa perché domato dalla passione!
Fu la mia città per prima che mi abbandonai. Oggi, le case sono, lì. Respirarne su di me l’odoroso. Qualche passo avanti e mi fermo. Chi si ricorda di me? Nessuno! Questa cosa mi fa ondolare d’ironia. Una striscia rovente sulla fronte. Una piccola promemoria di se stessa, che fa tremare nella coscienza, l’estremità di dissolvenza. Emigranti gli assomigliano alle rondine, nessuno non si dimentica della loro terra.