Francesco Avella – Ateismo
Dio non fa parte del trascendente, bensì della fantasia umana. Quando gli uomini lo accetteranno, il mondo potrà solo migliorare.
Dio non fa parte del trascendente, bensì della fantasia umana. Quando gli uomini lo accetteranno, il mondo potrà solo migliorare.
[Bisogna] cominciare col compiangere gli increduli: sono abbastanza infelici per la loro stessa condizione. Non bisognerebbe ingiuriarli, tranne il caso che ciò possa servire a qualcosa; ma ad essi questo nuoce.
Lasciati conquistare da chi sta bussando alla porta del tuo cuore.
Un ateo è un uomo che non ha mezzi invisibili di sostentamento.
Se Dio esiste è un miracolo.
L’impero patologico della pulsione di morte si cura […] con un lavoro filosofico su di sé. Un’introspezione ben condotta ottiene che arretrino i sogni e i deliri di cui si nutrono gli dèi. L’ateismo non è una terapia, ma una salute mentale recuperata.
In un mondo in cui è una rarità incrociare gente naturale, come potrei addirittura credere nel soprannaturale?