Francesco Avella – Ateismo
Se invece di imporre la religione l’uomo avesse imposto l’astrologia, oggi quasi tutti crederebbero nell’oroscopo.
Se invece di imporre la religione l’uomo avesse imposto l’astrologia, oggi quasi tutti crederebbero nell’oroscopo.
Se fossi credente, mi vergognerei di essere figlio di quel Dio crudele descritto dalle religioni.
Perché gente ve lo devo dire, quando si parla di cazzate, cazzate di serie a,…
Molti si chiedono se esiste Dio, io sono preoccupato se Dio non ci fosse.
La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. […] Lo stato d’animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l’incredulità, ma l’indifferenza, il non saper che farsene di queste domande. Ma l’indifferenza è veramente la morte dell’uomo.
Il dio degli atei si chiama ateismo. Il dio dei cristiani si chiama Dio. Il dio degli scienziati si chiama scienza. Il dio dei poeti si chiama poesia. In qualunque modo la si veda, non esistono atei. In qualunque modo ci piaccia pensare, è innegabile che l’essere umano abbia bisogno di un dio al quale appoggiarsi. I migliori, però, sono gli egocentrici, per i quali esiste un unico e perfetto dio: loro stessi.
L’ateismo non è il contrario della religione, è solo un passo verso la libertà di pensiero.