Francesco Falconi – Stati d’Animo
Chi sono, adesso? Un granello di polline trasportato dal vento nel deserto, alla ricerca di un’oasi dove posarsi. Un’oasi che credevo di aver trovato, senza accorgermi che tutto attorno a me stava già appassendo.
Chi sono, adesso? Un granello di polline trasportato dal vento nel deserto, alla ricerca di un’oasi dove posarsi. Un’oasi che credevo di aver trovato, senza accorgermi che tutto attorno a me stava già appassendo.
A volte fisso il vuoto e rivedo certi momenti che lasciano il segno, che sembra abbiano scelto loro di essere ricordati da me e non il contrario.
Volevamo giubilare assieme, invece siamo stati giubilati.
Ci sono cose nella vita cosi belle, come un paesaggio che dona l’infinita come un pensiero gentile, come le cose che si desiderano fare.
Il freddo si sopporta, le delusioni no.
Mi abbandono alla vita senza alcuna parsimonia. Lascio che gli eventi mi portino altrove e non importa dove.
La pioggia porta via le ultime danze dell’estate, i colori cominciano a spegnersi col grigio del cielo, gli ultimi giorni passati si tramutano in ricordi che si fanno spazio nell’oscura stanza del tempo.