Francesco Galizzi – Stati d’Animo
Sarà che ho la soglia dell’emozione molto più bassa di tanti altri.
Sarà che ho la soglia dell’emozione molto più bassa di tanti altri.
Il pianto ci è stato dato dalla natura per alleviare la tensione.
La vita mi sembra troppo breve per trascorrerla coltivando risentimenti e prendendo nota dei torti subiti. In questo mondo siamo tutti, e non possiamo non esserlo, carichi di colpe.
Sto scrivendo un libro che probabilmente avrà un brutto finale ma non riesco a smettere di scriverlo.
Non credo mai alle persone che dichiarano felicità assoluta. Non si è mai felici completamente, manca sempre qualcosa, e anche se ci fosse un po’ di tutto non basterebbe mai.
Siamo bolle di sapone soffiate dal destino, carezzate dai venti, deformate dagli eventi.
Cosa resterà di me? Dei miei tumulti interiori? Dei miei amori? Dei miei dolori? Quello che nessuna bufera può mai spazzare via. Le mie parole, quello che scrivo rimarrà indelebile nel tempo nella mente e nell’anima di chi le sente sue. Di chi avrebbe dovuto ascoltare anziché leggerle, di chi avrebbe dovuto rispondere anziché rimanere a guardare in silenzio, l’agonia di quello che era, “e oggi non è più.”