Francesco Galizzi – Stati d’Animo
Cercando la felicità della mia infanzia ho trovato la disperazione di non poterla riavere.
Cercando la felicità della mia infanzia ho trovato la disperazione di non poterla riavere.
Possiamo vivere giornate assolutamente normali. Niente da fare di nuovo rispetto ad altri giorni magnificamente uguali. Nessun cambiamento, nessun segno visibile. Eppure, riusciamo a vedere il vento che soffia, che sferza, che dispettosamente scompiglia i capelli? Però lo sentiamo, lo sentiamo passarci addosso; allo stesso modo si può sentire qualcosa di magico scivolare addosso ed entrare nell’anima, riempire il cuore di nuovo entusiasmo e di nuove energie.
Ma come facevo a non amare gli uomini, questi uomini sempre maltrattati, sempre insultati, sempre crocifissi, ma come facevo a dire che è tutto inutile e a cosa serve nascere a cosa serve morire? Serve ad essere uomini anziché alberi o pesci, serve a cercare il giusto, perché il giusto esiste, se non esiste bisogna farlo esistere, e allora l’importante non è morire, è morire dalla parte giusta, e io muoio dalla parte giusta.
A tratti vivo, a tratti esisto, a tratti decado.
L’unica persona che ho sempre aspettato sono io. E quando mi sono ritrovata ho ricominciato a camminare.
La percezione è in gran parte una risposta emotiva. Come ci sentiamo… influenza il nostro modo di vedere il mondo.
Forse stai attraversando un periodo della tua vita dove tutto è nero, senza vie di uscita, e ti senti attrarre sempre più giù in un vortice senza fine, ti senti risucchiare dall’esistenza non vivendola, ma soffrendo senza alternativa. Ecco allora voglio ricordarti che tu sei una meravigliosa, unica, insostituibile scintilla e la fede nel tuo più profondo è il giusto atteggiamento per il cambiamento. La fede è qualcosa dentro te, che sta sopra di te, e che ti fa vedere con gli occhi dell’anima la direzione e i passi da compiere. L’entusiasmo a poco a poco rifarà parte della tua vita e il coraggio di nuovo si farà strada nel tuo Cuore.