Francesco Guccini – Poesia
Giorno d’estate giorno fatto di niente,grappoli d’ozio danzan piano con me,il sole è un sogno d’oro ma evanescente,guardi un istante e non sai quasi se c’è.
Giorno d’estate giorno fatto di niente,grappoli d’ozio danzan piano con me,il sole è un sogno d’oro ma evanescente,guardi un istante e non sai quasi se c’è.
I poeti dicono che le rocce sono le ossa della terra, i fiumi invece le vene.
Alcune poesie possono essere scritte solo con gli occhi!
La poesia è una malattia del cervello.
Poesia come pane? Un pane che dovrebbe stridere fra i denti come sabbia, e risvegliare la fame piuttosto che placarla.
La poesia è un respirare in pace perché gli altri respirino.
Volevo, come disse Montale, che la mia parola fosse più ardente di altre, la più ricercata, la più attesa. Ma non esiste la mia parola, come non vive quella di altri. I sentimenti che vi abbattono sono sempre stati li, inattaccabili, bastava solo una personalità capace di farli volare nel silenzio dell’animo. Parole che si inoltrano nel vespiro del cuore e si confondono nella toponimia della mente. Le medesime che scagliate come il Simun respirano, ma poi come represse dalla mente si memorizzano nell’illiceità. Questa è poesia.