Francesco Iannì – Amico
Chi rimane facilmente fermo e ti guarda crollare, o addirittura non si accorge di nulla, non è un vero amico.
Chi rimane facilmente fermo e ti guarda crollare, o addirittura non si accorge di nulla, non è un vero amico.
Un amico è carezza che cade e diventa lacrima. È vento che è rinchiuso dolcemente fra i capelli È neve che s’assopisce sulle fronde di un’abete. Un amico… Un amico è un orecchio. È accanto al tuo dolce fragranza ai tuoi polsi È incenso d’Oriente alle tue narici e sapore di miele alla tua bocca. Cadono parole dalle labbra prigioniere di tristi note: raccolte nelle mani e cedute al tuo soffio, rimangono cullate abbandonandosi alla sua voce La senti la luna che urla d’amore? Li senti i brividi che abbracciano il tuo cuore? La senti la paura che ti allontana dalla vetta? Ascolta le voci nell’aria Segui l’onda del ruscello Canta i suoni dei tuoi pensieri… Lì è l’amico.
Il nostro (primo) migliore amico? Semplice, noi stessi…
E impari che tenere in braccio un bambino è una deliziosa felicità… e impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami… e impari che la felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia… e impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo – grande uomo.
Improvvisamente il cuore ha voluto, sperato e creduto. Ma poi non ha avuto nulla, oltre al dolore per aver voluto, sperato e creduto invano.
Un amico mi ha chiamato per aiutarlo nel suo dolore; ho messo il mio nella tasca e sono andato.
Spesso chiediamo e vogliamo dagli altri proprio quello che noi non riusciamo a dare.