Francesco Iannì – Carità
Siamo tutti troppo occupati a polarizzare l’attenzione totale sui nostri problemi per poter aiutare gli altri.
Siamo tutti troppo occupati a polarizzare l’attenzione totale sui nostri problemi per poter aiutare gli altri.
Qualsiasi esperienza, positiva o negativa che sia, ci porta ad essere un po’ diversi da come eravamo fino a quel punto e, di conseguenza, più preparati per affrontare situazioni future. La crescita interiore non è mai negativa, anche se, nel momento in cui la si attua, può far apparire tutto più difficile; allora ecco che, ogni tanto, bisogna fermarsi, sapersi ascoltare per poi sollevarsi e andare avanti con quelle certezze che prima non si avevano.
Non possiamo misurare la bontà di un dono con criteri umani, perché il donare che…
Si gettano tante energie per riuscire in un unico obiettivo, magari fuori dalla propria portata, che tutto il resto appare solo contorno. L’uomo dimentica di essere di più, con grandi e infinite potenzialità; si sente insoddisfatto e sminuito se non riesce a portare avanti una certa pratica e questo lo fa stare in pena, perennemente in ansia. E una volta raggiunto il traguardo, ne cerca un altro. Una rincorsa continua.
Spesso ci comportiamo in modo diverso da come vorremmo, facendo grandi giri intorno alla verità, terrorizzati all’idea di poter essere feriti osando giocare la carta della sincerità.
Viviamo in un periodo in cui la fantasia è un bene che non tutti possono permettersi, poiché in pochi conservano ancora gli occhi dell’infanzia.
La maggior parte dei mali che ci affliggono, sono scaturiti e governati dalla nostra stessa mente. Quando pensiamo che gli altri ci abbiano fatto del male, in realtà siamo noi stessi gli autori del nostro disagio; questo vale sia per le azioni compiute, che ritornano al mittente, sia per quanto riguarda quelle che, dando corpo alle ombre, noi creiamo con la nostra immaginazione.