Francesco Iannì – Comportamento
Chi pensa troppo, rischia di vivere immerso nella propria testa, in una sorta di realtà virtuale dove, per essere contenti, occorre che vengano soddisfatte delle condizioni precise.
Chi pensa troppo, rischia di vivere immerso nella propria testa, in una sorta di realtà virtuale dove, per essere contenti, occorre che vengano soddisfatte delle condizioni precise.
Tutto è relativo e nessuno deve sentirsi superiore o inferiore all’altro che misura con il suo metro.
In un gruppo dove non c’è unione non c’è la forza di andare avanti.
Noto con dispiacere che troppe persone si dipingono di colori che sanno di sincerità, coerenza e rispetto, per poi scoprire vivendole che dentro di loro e dietro la maschera hanno un modo in bianco e nero sbiadito come una vecchia pellicola fatto di ipocrisia, menzogna e finto perbenismo.
Il sordo peggiore di quello che non vuol sentire è quello che non ti fa neppure aprire bocca perché è convinto di sapere già tutto.
Sono fermamente convinta che dire “non ho tempo” è solo una fottuta scusa. Quando ci tieni ad una persona l’impossibile diventa possibile.
Un leccarsi le ferite persistente può indurre secchezza delle fauci.