Francesco Iannì – Felicità
La felicità sta proprio nelle piccole cose, in quelle che, ogni giorno, ci danno il senso della nostra vita e lasciano intorno a noi un segno del nostro passaggio.
La felicità sta proprio nelle piccole cose, in quelle che, ogni giorno, ci danno il senso della nostra vita e lasciano intorno a noi un segno del nostro passaggio.
La felicità è in quei gesti che qualcuno chiama piccole cose, ma che per noi sono enormi nel loro significato.
Gli spiritosi si dividono in due tipologie: gli allegri e i tristi. Lo spiritoso allegro, probabilmente, è sempre stato tale e non ha bisogno di sentirsi dire di essere divertente, poiché sa già di esserlo. Lo spiritoso triste, invece, ha dovuto coltivare l’umorismo per puro spirito di sopravvivenza, un po’ per esternare i propri dispiaceri, un po’ per farsi tirare su, di tanto in tanto, da qualcuno in grado di entrare in empatia con i suoi sentimenti. Quando viene definito “simpatico” dagli altri, dopo una prima fase di soddisfazione illusoria, lo spiritoso triste si accorge di non aver ottenuto quel calore umano di cui avrebbe bisogno, essendo stato associato per errore all’altra categoria di spiritosi. In realtà, uno spiritoso triste non può accontentarsi soltanto di un semplice “ti trovo simpatico”.
La felicità si vive al passato, non ti rendi conto di essere felice nel momento in cui lo sei, ma solo quando non lo sei più.
Le persone che critico sono le stesse a cui tengo e da cui mi aspetto qualcosa di positivo. Per tutti gli altri, provo solo indifferenza.
La vita è troppo breve e preziosa per impiegarla a farci la guerra.
Spesso cuore e cervello viaggiano su binari diversi.