Francesco Iannì – Libri
La penna scrive ciò che non si ha il coraggio di urlare.
La penna scrive ciò che non si ha il coraggio di urlare.
io tento di scrivere, quello che detta il mio inconscio senza chiedermi permesso.
S’avvicina il NataleGesù portami viala tua è la più bella bugiache possa allettare un mortale.
Bè, io ti ho dato una soluzione, ora mi chiedi un miracolo.
In altre occasioni, aveva sperimentato l’amore ma, fino a quella sera, esso significava anche paura. Per quanto esiguo, quel timore rappresentava una sorta di velo, attraverso il quale le era preclusa una visione totale: poteva scorgere tutto, ma non i colori. In quel momento, davanti all’Altra Parte di sé, comprese che l’Amore era una “percezione” intimamente legata i colori, qualcosa paragonabile a migliaia di arcobaleni sovrapposti.
Io preferisco Garibaldi perché è l’eroe dei due mondi, e così ora l’Italia non ha più vergogna di andare in America.
Così come il cane con la catena al collo si limita a trotterellare nello spazio utile facendo conto di essere libero, immaginando di poter andare ovunque se solo ne avesse voglia, spesso noi uomini ci allontaniamo un po’, ma solo per gioco, facendo un passo avanti e due indietro.